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Sei candelabri con angeli

Sei candelabri con angeli

bronzo

65 × 13 cm

1947 – 1948

n. inv. 111

Con una lettera di incarico del 23 novembre 1948, il conte Enrico Pietro Galeazzi, direttore generale dei servizi tecnici del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, per conto dell’Ufficio dell’Architetto dei Sacri Palazzi Apostolici, affidava a Crocetti l’esecuzione degli allestimenti interni di una delle sei cappelle laterali, quella dedicata a Sant’Agnese, interne alla basilica di Sant’Eugenio di Roma. La basilica di Sant’Eugenio in Viale delle Belle Arti fu progettata dagli architetti Enrico Pietro Galeazzi e Mario Redini; la sua costruzione iniziò nel 1942, ma solo dopo la Seconda Guerra Mondiale i lavori furono portati a termine e furono commissionati gli allestimenti interni. Nella stessa missiva, il conte Galeazzi invitava l’artista a fornire un modello in scala 1/50 dell’intera decorazione della cappella. Il progetto presentato da Crocetti piacque: prevedeva la statua in marmo della santa da collocare sul fondale della cappella, interamente rivestito di decorazione musiva, la realizzazione dell’altare in marmo con dossale scolpito da un unico blocco monolite, la realizzazione di sei candelabri figurati e il pavimento con gradone completo di predella e zoccolatura.

Sopra l’altare della cappella, dunque, ancora oggi sono posti sei candelabri in bronzo composti da altrettante figure angeliche, tutte diverse tra loro, che reggono ognuno un porta-candela a forma biconica sormontata da un piatto smoccolatore. Al centro di queste, un’altra scultura a tutto tondo, analoga alle altre sei, regge un cono più corto sormontato da un piccolo crocifisso.

Dei sei candelabri, senza il crocifisso del mezzo, esistono altre due fusioni: una serie è quella conservata presso il Museo Crocetti; un’altra è depositata presso la Galleria d’Arte Contemporanea della Pro Civitate Christiana di Assisi.