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LA SPLENDIDA PORTA DI BRONZO DI VENANZO CROCETTI INAUGURATA A SAN PIETRO IL 12/09/1965

martedì 19 settembre 2023
Basilica di San Pietro in Vaticano
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Il 19.09.1965 G. Colombi scriveva nel L’ Osservatore della domenica

La Splendida porta di bronzo di Venanzo Crocetti inaugurata a San Pietro
“Le fonti della Grazia
La seconda nuova porta di bronzo per la basilica di San Pietro è stata di recente inaugurata da Paolo VI. E’ la ‘Porta dei Sacramenti’ dello scultore Venanzo Crocetti: una magistrale opera d’arte che mirabilmente s’intona accanto alla porta centrale del Filarete e nell’insieme dell’architettura del monumentale atrio della basilica.

Fu nel lontano luglio del 1947 che si aprì il concorso internazionale per le nuove Porte della Basilica Vaticana; e nel febbraio dell’anno seguente venne allestita una mostra delle settantotto opere pervenute, nel braccio di Costantino. Risultarono vincitrici le opere di Alfredo Biagini, Venanzo Crocetti, Giacomo Manzù. La ‘Porta dei morti’ di Manzù è stata la prima ad essere inaugurata.
La seconda porta è dunque questa del Crocetti. Ma, poiché nei primitivi bozzetti figurava come la ‘Porta dei Papi’, e oggi è la ‘Porta dei Sacramenti’, abbiamo voluto sapere il perché di questa genesi dallo stesso scultore.

Lo abbiamo trovato nel suo operoso studio isolato tra il verde, presso la ‘Tomba di Nerone’, sulla Cassia. Il Maestro, alla nostra richiesta, sorride.

‘E’ una storia complessa, quella della genesi della mia porta – egli dice. - Essa è nata con otto pannelli a soggetto storico, dedicata ai Papi, a cominciare da San Pietro. Ma ho notato che molti dei soggetti raffigurati erano ripetizioni di scene e figure già esistenti in San Pietro. Ho allora proposto una “Porta dei Santi”. Ma come scegliere otto Santi soltanto nella splendida corona dei Santi che illumina la gloria della Chiesa di Cristo? Ho progettato anche la “Porta di San Pietro”, ispirandomi ad otto momenti della vita di Pietro. Sembrava che dovesse avere la prevalenza la “Porta dei Papi”, così decise la Commissione. Ma io ero ancora scontento. Durante il travaglio del lavoro di creazione mi era balenata l’idea di una porta dedicata ai Sacramenti, alla Grazia. Ho esposto questa mia idea mentre la Commissione aveva sciolto ormai la sua riunione e mi aveva dato il “via” per la esecuzione della “Porta dei Papi” “Ma perché non dirlo prima?” – mi è stato obiettato. - “L’idea è bellissima, originale. Come si può fare?” Si può fare così – è stata la risposta - annullare tutto il già fatto e mettersi al lavoro subito per la “Porta dei Sacramenti”. “Se la sente?”. “Me la sento”. Ormai vedevo, sentivo “La porta dei Sacramenti” e ardevo di desiderio di pormi al lavoro.”

Così è nata questa Porta di San Pietro. Fu particolarmente il Card. Marella a comprendere le titubanze dell’artista per eseguire i ‘temi teorici’; e la ‘Porta dei Sacramenti’, che del resto era già matura nella mente del Crocetti sin dal 1951, ha avuto la sua piena realizzazione. V’era un’altra difficoltà: i Sacramenti sono sette, i pannelli otto. Il maestro l’ha risolta con un primo pannello introduttivo raffigurante un Angelo che dono i Sacramenti pertinenti alle varie età dell’uomo. I sacramenti si svolgono nei pannelli di sinistra dall’altro in basso: 1) Battesimo 2) Cresima 3) Penitenza, poi, a destra, dal basso in alto: 4) Eucarestia 5) Matrimonio 6) Consacrazione 7) Estrema Unzione.
Nella figura dominante nel pannello della Consacrazione è ricordata la figura di Giovanni XXIII. Sul retro della porta è un superbo elemento decorativo, la ‘nassa di S. Pietro’.

Le dimensioni della superba porta sono di m. 7,80 x 3,90; il peso e di cento quintali. La fusione in bronzo è stata eseguita a Milano, e per la massima parte a Verona.
Ma per un’opera d’arte di questa qualità, le dimensioni e il peso hanno un valore puramente di curiosità.

La ‘Porta dei Sacramenti’ deve essere soprattutto considerata un’opera d’arte. Venanzo Crocetti ha compiuto con questa sua porta una valida testimonianza della sua valentia di scultore. Nato a Giulianova nel 1913, sino dal 1934 ha partecipato a mostre d’importanza internazionale. Ha insegnato scultura all’Accademia di Venezia, di Firenze; oggi è titolare di scultura all’Accademia di Roma. Numerose sue opere figurano in raccolte private e in gallerie di ogni parte del mondo. Molti i premi che gli sono stati assegnati. Ma il suo nome è oggi particolarmente affidato alla ‘Porta dei Sacramenti’.
L’arte di Crocetti s’ispira ai grandi modelli classici della scultura italiana, ma v’è in essa un’impronta personale viva e profonda. Negli otto pannelli della sua porta per la Basilica Vaticana è da ammirare particolarmente l’armonia delle composizioni, la maestria dei panneggi, la dignità dei personaggi; ma soprattutto la profonda spiritualità, il sentimento che spira in ciascun pannello. E’ questo spirito, insieme al magistero dell’arte e della tecnica, che lega particolarmente il sentimento del riguardante alla creazione dell’artista. E’ arte figurativa, certamente, tradizionale, senza astruserie, ma, nello stesso tempo, moderna, attuale. Rappresenta un’epoca, come quella del Filarete; rappresenta anche uno stile, come uno stile tutto personale, tutto particolare è espresso nella vicina ‘Porta dei Morti’ di Manzù. Quando tutte le porte di San Pietro saranno collocate al loro posto, i visitatori vedranno che esse si fonderanno in una mirabile unità.
La ‘Porta dei Sacramenti’ è costata quindi anni di lavoro; ma particolarmente il secondo periodo è stato più intenso e fattivo; quello che ha permesso all’artista di esprimere finalmente la ‘sua’ porta, fuori da ogni ripetizione, da ogni schema già esistente nella monumentale basilica.
La ‘Porta dei Sacramenti’ è la ‘Porta della Grazia’: questo soprattutto voleva esprimere Venanzo Crocetti sulla soglia della basilica del ‘maggior Pietro’, della cattedrale del mondo cattolico. La difficile realizzazione ci sembra raggiunta con indiscutibile nobiltà d’arte.”

Crocetti, Papa Paolo VI e Cardinale Marella
foto pubblicata nell'articolo
la Porta dei Sacramenti