Con il volto un po’ attonito, il ragazzo fissa chi l’osserva, in una posizione rigidamente frontale, come se avesse timore di qualcosa. Il cappello indossato da questo giovinetto è lo stesso che già Crocetti aveva rappresentato nel Bambino con cappello del 1943 (n. inv. 68), ma in questa scultura l’espressione del protagonista è molto meno serena del primitivo ritratto.
Anche in quest’opera, come in molte altre nel catalogo del maestro, la fisionomia è delineata attraverso pochi tratti, con una tendenza all’idealizzazione geometrica delle forme, come già colto da Enzo Carli nel 1979 in merito alla scultura del 1943.
Laddove sia vera la ricerca di una semplificazione dei piani attraverso la quale le masse volumetriche potrebbero essere inscritte in un solido geometrico, seguendo l’opinione di Carli, è pur vero che questa ricerca della perfezione non ha lo scopo di avvicinarsi a un mero esercizio accademico, ma risalta l’efficacia espressiva, mostra in maniera netta quei sentimenti vivi che la materia solidifica.
1998 Yokohama, Yokohama Museum of Art (mostra personale) Shimonoseky, Shimonoseky City Art Museum (mostra personale)
1999 Gunma, The Museum of Modern Art (mostra personale)
2006 Kagoshima, Kagoshima City Museum of Art (mostra personale) Tokyo, Istituto Italiano di Cultura (mostra personale) Shanghai, Shanghai Art Museum (mostra personale)
2010 Padova, Palazzo Zuckermann (mostra personale)
Enzo Carli, Venanzo Crocetti, Roma, 1979, n.41.
Venanzo Crocetti, catalogo della mostra (Yokohama Museum of Art, 11 luglio-13 settembre 1998 / Shimonoseki City Art Museum, 13 novembre – 23 dicembre 1998 / The Museum of Modern Art 22 maggio-11 luglio 1999), a cura di C.S.C., Tokyo 1998, n.29.
Venanzo Crocetti. L’assolutezza della forma, catalogo della mostra (Padova, Palazzo Zuckermann, 16 aprile-30 maggio 2010), a cura di Tiziana D’Acchille, Albano Laziale (RM) 2010, p. 34.