Più che un saluto, la gestualità dei personaggi sembra raffigurare un addio; più che di cavalieri, i personaggi ritratti assomigliano a lavoranti che partono per assolvere ai propri faticosi compiti. Il cavallo, imponente nella scena, è già in marcia sul punto di allontanarsi, mentre i due personaggi protendono le braccia nel tentativo simbolico di allungare il tempo del saluto. L’identificazione sociale degli uomini è possibile soltanto attraverso i copricapi: una scoppola per il personaggio stante, un cappello a falde tese e rotonde per quello a cavallo; non certo elementi tipici del cavalierato: la dignità del proprio compito quotidiano segna una nobiltà che è oltre il blasone.
Da un punto di vista compositivo, i dettagli fisionomici degli uomini sono ridotti al minimo, ai muscoli che a stento rivestono le magre ossa, ma i gesti sono più eloquenti delle espressioni. Tanto scarne sono le sembianze dei cavalieri, quanto possente la massa volumetrica dell’animale, che incede ignorando la volontà degli esseri umani. Come in molte composizioni di piccole dimensioni, Crocetti rivela una grande capacità narrativa riassunta in un fuggevole momento, si guardi, a esempio, La vendita della vacca (n. inv. 61): come in un romanzo verista, i significati non sono intellegibili da nulla di didascalicamente palesato, ma dall’osservazione acuta delle varie gestualità.
1984 – 1985 Roma, Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele (mostra personale)
L’Aquila, Castello Cinquecentesco (mostra personale)
Firenze, Museo di Santa Croce (mostra personale)
1998 Yokohama, Yokohama Museum of Art (mostra personale)
Shimonoseky, Shimonoseky City Art Museum (mostra personale)
1999 Gunma, The Museum of Modern Art (mostra personale)
2010 Padova, Palazzo Zuckermann (mostra personale)
2013 Roma, Museo Nazionale di Palazzo Venezia (mostra personale)
Enzo Carli, Venanzo Crocetti, Roma 1979, n. 69.
Venanzo Crocetti. Mostra Antologica, catalogo della mostra (Roma, Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele, 20 giugno – 31 luglio, 1 – 30 settembre 1984; L’Aquila, Castello, 20 ottobre 1984 – 21 marzo 1985; Firenze, Museo di Santa Croce, marzo – settembre 1985), a cura di Carlo Ludovico Ragghianti, Enzo Carli, Fortunato Bellonzi, Teramo 1984, n. 42.
Venanzo Crocetti, catalogo della mostra (Yokohama Museum of Art, 11 luglio-13 settembre 1998 / Shimonoseki City Art Museum, 13 novembre – 23 dicembre 1998 / Gunma, The Museum of Modern Art 22 maggio-11 luglio 1999), a cura di C.S.C., Tokyo 1998, n.49.
Floriano de Santi, Museo Venanzo Crocetti. Sculture, dipinti e opere su carta dal 1930 al 1998, Roma 2002, n. 56.
Venanzo Crocetti. L’assolutezza della forma, catalogo della mostra (Padova, Palazzo Zuckermann, 16 aprile-30 maggio 2010), a cura di Tiziana D’Acchille, Albano Laziale (RM) 2010, p. 41.
Venanzo Crocetti e il sentimento dell’antico. L’eleganza nel Novecento, catalogo della mostra (Roma, Museo di Palazzo Venezia, 2 settembre – 20 ottobre 2013) a cura di Paola Goretti, Roma 2013, n. 75.