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Bambino con cappello

Bambino con cappello

bronzo

34 x 27 x 21,5 cm

1943

n. inv. 68

Uno scolaretto alle prese con i primi anni di scuola, con il cappello da marinaretto e la casacca a girocollo, guarda in alto perché quella è idealmente la torsione che con la testa deve compiere per rivolgersi al mondo degli adulti. La capacità di rappresentazione dei gesti umani, lo studio attento delle reazioni dei personaggi rappresentati, è in questo piccolo ritratto sorprendentemente evidente.

È sufficiente questa piccola accortezza, ossia l’orientamento dello sguardo, per catturare il moto psicologico del ragazzino, tra lo stupore e l’attenzione, in un momento in cui si immagina sia stato sorpreso o distratto da una birbonata.

Già Enzo Carli individuò nella costruzione delle masse volumetriche un’ideale perfezione secondo la quale l’intera composizione si va a iscrivere in una sorta di solido geometrico. È importante notare, però, che questa tendenza alla semplificazione dei piani è volta non a un gelido accademismo, ma all’essenzialità della fisionomia, che in questo modo palesa in modo più evidente l’eloquenza dell’espressione.