IN RICORDO DEL MAESTRO
Venanzo Crocetti, 3 agosto 1913 - 3 febbraio 2002
TANTI AUGURI MAESTRO CROCETTI!
Il 3 agosto 2024, a 111 anni dalla tua nascita, ci piace ricordarti attraverso la tua arte e le tue parole:
"... amo la solitudine e la cerco. Evito qualsiasi occasione che possa distogliermi da essa. Quando sono chiuso dietro i cancelli del mio studio in Via Cassia, mi muovo con una gioia interna, con una levità che non riesco ad avere in nessun altro ambiente; la città quasi mi respinge e ogni volta che, per varie necessita, debba abbandonare il mio lavoro e lo studio, lo faccio con grande sofferenza interna. Quando sono fuori per lavoro o per visite, molto rare, ... o per vacanza, desidero tornare e chiudermi tra le mura del mio atelier, e se non lo faccio soffro ...."
"... Per quanto mi riguarda la cosa più importante è la scultura e il disegno. Potendo anche esagerare, affermo che questo per me è tutto ed è la mia vita. Ogni giorno, quando mi sveglio la mattina, per quel giorno stabilisco un nuovo programma di lavoro. Solitamente non posso pensare ad altro se non a scolpire e a disegnare. Il mio carattere è tale che mi porta a dedicarmi appassionatamente alle varie tecniche di espressione delle opere. Finisco seriamente con l'impegnarmi a tal punto che ogni giorno impegno tutto me stesso per oltre dieci ore.
In qualità di artista non amo altro che il mio attuale lavoro, se esso continua anche per settimane non c'è niente che possa darmi disagio. Il lavoro dell'artista solitamente è qualcosa che scaturisce in maniera naturale dall'anima. Come un musicista ricerca il suono o un pittore ricerca il colore, nella stessa maniera ciò di cui lo scultore va alla ricerca è il mondo delle forme. Lo scultore solitamente sensibile nei confronti verso quello di cui è attratto continua la sua indagine senza riposo. "
"Non sono io a dover decidere quale è la mia collocazione nella storia dell'arte italiana, e ancora di meno nell'attuale periodo. Le future generazioni non possono comprendere le correnti artistiche presenti, ma forse potranno esattamente - con occhi limpidi - collocare noi artisti. Penso che nessun artista possa decidere il proprio ruolo nella sfera della storia. Con il passare del tempo sarà spontaneamente la storia che deciderà il posto occupato dagli artisti. Forse qualche volta anche i posteri corrono il rischio di errori, ma generalmente riescono a collocare noi artisti in maniera esatta nella storia dell'arte."
dagli appunti dello scultore Venanzo Crocetti