CLAUDIO PERRI. DALLE MACEROMORFOSI AI LIBERINTRO. Opere dal 1975 al 2008
Il maestro Perri, che ha perseguito negli anni 70’ una sua personale ricerca artistica nell’ambito dell’Informale, è stato il primo artista a trasformare la carta macerata in “pietra filosofale”.
Le misteriose sculture in carta continuano a sorprendere per la maestosità e il rigore delle loro forme.
L’originalità del linguaggio artistico e la costante ricerca perseguita dallo scultore negli ultimi dieci anni hanno portato Claudio Perri ai Liberintro: fantastiche scenografie scolpite nei libri con un’originalissima tecnica personale.
Il percorso espositivo, che comprende appunto opere dagli anni settanta , intende illustrare l’originale poetica dell’artista e ricomporre passo per passo il suo svolgimento negli ultimi quarant’anni. Claudio Perri, vincitore di diversi premi per la scultura contemporanea, ha esposto dal 1975 ad oggi in gallerie e musei in Italia e all’estero. Nel 1978 viene ricevuto in udienza privata da Papa Giovanni Paolo II, cui dona un bassorilievo raffigurante il volto del Pontefice, inserito in un opera astratta. Nel 2005 la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma organizza una vasta rassegna delle sue opere. Nel 2008 l’Associazione Culturale La Sesta Arte si interessa al suo lavoro antologico. Hanno scritto del suo lavoro diversi critici e giornalisti, tra cui Elda Fezzi, che ha presentato la sua prima mostra nel 1975 nella Galleria Fant Cagni a Brescia.
A cura di: Roberta Semeraro, Associazione Culturale La Sesta Arte in collaborazione con la Fondazione Crocetti, Dark Side srl.
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